Rumore Bianco

Myriam Cappelletti

Laura VdB Facchini

Delio Gennai

Antonia Trevisan

RUMORE BIANCO
a cura di Nicoletta Ricasoli
Studio Gennai Arte Contemporanea
inaugurazione sabato 10 maggio ore 17.00

dal 10 al 30 maggio 2025

Il progetto espositivo Rumore Bianco organizzato da Windmill con la cura di Nicoletta Ricasoli
dal 10 al 30 maggio riunisce gli artisti Myriam Cappelletti, Laura VdB Facchini, Delio Gennai,
padrone di casa, e Antonia Trevisan con le loro opere “Bianche” in varie declinazioni.
Il “bianco” nasconde e svela, lascia intravedere, quando si coniuga con le trasparenze, riposa lo
sguardo e al tempo stesso abbaglia quando cattura riflettendo tutta la luce, avvolge come una
non materia, ci proietta in mondi diversi. Ci proietta in uno stato mentale dove la rarefazione, la
mancanza di punti di riferimento, permette alla nostra mente di espandersi.
Il tema del bianco viene coniugato dagli artisti con sfumature personali.
Myriam Cappelletti usa un Bianco Impuro, dove la contaminazione nelle sue opere, spazia fra i
ricordi personali e non, oggetti raccolti, per caso, ma selezionati con molta cura. Bianco come
vita nella sua purezza, via via modificato dallo scorrere del tempo, con la luce che cambia e ci
restituisce sempre qualcosa di diverso dove si leggono i vari stati d’animo ed i sentimenti più
nascosti.
Delio Gennai, il suo Bianco Leggerezza, poesia, sia che si tratti di ricamo, di scrittura, di
architettura, nelle sue opere il movimento e la delicatezza sono il risultato di un lavoro nato da
lontano, quando da bambino trascorreva il tempo con la sua tata ricamatrice. Un lavoro che si è
sempre più legato nella sua ricerca dell’interazione fra i numeri, la scrittura e l’arte.
Antonia Trevisan e il suo Bianco Silenzio. Nelle opere lo sguardo si riposa libero di spaziare il un
non luogo dove si espande in una dimensione spirituale. Grazie al bianco le figure si muovono
indefinite rendendo tutto possibile, i pensieri inventano nuove immagini, suoni vibrazioni.
Laura VdB Facchini e la Materia Bianca. Le opere che vengono presentate, partono proprio
dall’utilizzo di materiali bianchi, i tessuti di vecchi corredi, il polipropilene bianco e trasparente,
la carta velina, la cera, il gesso, ponendo l’attenzione sul valore ed il significato concettuale ed
estetico.